“Parma per don Luigi Ciotti” è un progetto dell’Università degli Studi di Parma e del Comune di Parma nato in occasione e a coronamento del conferimento della Laurea magistrale ad honorem in “Psicologia dell’intervento clinico e sociale” a don Ciotti, la cui cerimonia si terrà il 23 novembre 2018 in Aula Magna.
Il progetto – proposto e coordinato dall’Unità psicologico-sociale del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali (DUSIC) dell’Università di Parma – si pone l’obiettivo di coinvolgere la città e il territorio nel tributo che l’Università rivolge a questa grande personalità del nostro tempo, creando contestualmente occasioni di riflessione e di dialogo sulle problematiche a lui care.
INCONTRI OTTOBRE-NOVEMBRE
“Parma per don Luigi Ciotti” prevede una rassegna di quattro incontri pubblici dedicati a quattro temi centrali, nella vita e nell’impegno di don Ciotti: mafia e criminalità, condizione carceraria in Italia, dialogo interreligioso e fenomeni migratori.
Gli incontri saranno ospitati nel Palazzo del Governatore, nel centro della città, e si terranno nelle quattro settimane precedenti la cerimonia di conferimento della laurea ad honorem.
Gli incontri sono rivolti a studenti, studiosi e alla cittadinanza tutta e hanno, come protagonisti, relatori grandemente impegnati su quegli stessi fronti nel panorama italiano.
Ogni relatore sarà introdotto e dialogherà con un docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma e con altri interlocutori del territorio.
Il 23 novembre il progetto si concluderà con due appuntamenti organizzati dall’Ateneo di Parma.
In mattinata don Luigi Ciotti dialogherà con gli studenti delle scuole superiori del territorio e con gli studenti universitari. Il tema dell’incontro sarà: “Legalità, democrazia, solidarietà. Don Ciotti incontra gli studenti”.
Nel pomeriggio don Ciotti riceverà in Aula Magna la laurea magistrale ad honorem in Psicologia dell’intervento clinico e sociale “per l’impegno sociale nell’accogliere le varie forme di disagio e nel proporre interventi innovativi, l’alto senso etico, il richiamo alla responsabilità delle azioni individuali e collettive, l’adesione a una visione delle comunità educanti fondata su legalità e giustizia sociale”.